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Molti di voi probabilmente ne posseggono uno, o meglio, una versione moderna di quello nella foto.
Chi sa da chi è stato inventato? Fermi... non Googolate!
E' stato inventato dal dentista svizzero Philippe-Guy Woog nel 1954. Il motivo che ha spinto Woog a sviluppare questa sua idea era quello di facilitare la pulizia dei denti a persone con impedimenti motori degli arti superiori o a chi portasse l'apparecchio ortodontico.
A capire che quell'invenzione potesse essere utile a tutti è stata qualche anno dopo un'azienda americana, la E.R. Squibb and Sons Pharmaceuticals, che nel 1959 ha introdotto in America lo spazzolino da denti elettrico al grande pubblico. Questa prima versione non era a batteria ma andava alimentato collegandolo direttamente alla presa elettrica. Ovviamente gli standard di sicurezza erano diversi da ora... Forse per la rischiosità associata al suo utilizzo, questo spazzolino non guadagnò molta popolarità.
Fu poi la General Electrics che nel 1961 produsse il primo spazzolino da denti elettrico a batterie. Non doveva più essere collegato alla presa evitando così il rischio di essere fulminati mentre ci si lavava i denti :).
A seguito dello sviluppo tecnologico in vari settori: batterie, miniaturizzazione motorini elettrici ecc., vi furono vari miglioramenti che portarono alle versioni che possiamo trovare in commercio ora. Tuttavia la strada verso la produzione di massa era avviata e ad oggi praticamente ogni famiglia (almeno nel mondo occidentale) possiede o ha posseduto un qualche tipo di spazzolino elettrico [1].
Quello che ora vi state chiedendo, giustamente, è: perché è così importante la storia dello spazzolino da denti elettrico?
Riassumendo, ciò che è successo da un punto di vista non cronologico, è questo: un oggetto utile a tutti è stato creato perché durante il suo processo di sviluppo iniziale, nel design, si è tenuto conto di abilità non nella norma.
Un altro oggetto di uso comune (o che lo è stato) che è andato incontro a questo processo di invenzione è la macchina da scrivere. Nella storia della macchina da scrivere, quello che viene considerato come il primo modello, dal quale sono state sviluppate le macchine da scrivere moderne, è stato inventato dal conte Agostino Fantoni per permettere di scrivere alla sorella non vedente, Carolina Fantoni nel 1802. (Vi sono alcune varianti sull'attribuzione dell'invenzione, in alcuni casi è riportato che quello stesso primo modello di macchina fu creato da Pellegrino Turri, inventore italiano noto anche per l'invenzione della carta carbone, nel 1806 sempre per Carolina Fantoni e sempre per lo stesso motivo: aiutarla a scrivere.) [2].
Questi casi rappresentano una esemplificazione molto chiara di un processo (forse sottovalutato) che si può già ritrovare in altri ambiti anche se in modo meno evidente. Ad esempio nello sviluppo di un sito web, il seguire le linee guida per l'accessibilità porta come conseguenza una maggiore fruibilità del sito web a tutti in generale. Oppure nei giocattoli: prese ergonomiche, punti di azionamento chiari e ben evidenziati, robustezza, materiali di qualità, livelli di difficoltà di gioco diversi, colori con buoni contrasti ecc. sono caratteristiche che sono spesso tenute in considerazione solo nello sviluppo di giochi per bambini con disabilità ma rappresentano elementi fondamentali per garantire una usabilità e, quindi, divertimento, a tutti.
Ciò che si chiama in inglese "design for all" il design per tutti non è altro che un buon design. E il tenere in considerazione abilità diverse nel processo di design non fa altro che indirizzare verso un buon design.
La inviamo circa una volta al mese e di solito contiene novità (giochi, progetti, iniziative) o estratti di articoli dal nostro blog.
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