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Leggere è bello e fa bene! …ma non è sempre facile!
Restano esclusi da questa attività i bambini che ancora non sanno leggere o fanno fatica a farlo per vari motivi (per esempio disabilità cognitive, disturbi specifici dell'apprendimento, stranieri che non conoscono ancora la lingua).
C'è una soluzione? I simboli! Sono un codice universale: i simboli non conoscono barriere, sono veri e propri strumenti di inclusione.
Guarda l’immagine qui sopra: alcune persone, ma non tutte, riconoscono immediatamente la nostra stella in quelle 4 lettere. Guardando il simbolo, invece, il nostro bel sole diventa immediatamente riconoscibile a tutti!
Molti dei libri che abbiamo in Giocabilità sono bi-lingue: la storia è scritta sia con il testo che con i simboli. Questo doppio codice, oltre ad essere utile a persone con disabilità comunicative complesse, facilita la lettura abbinata genitore-figlio o tra fratelli/amici/compagni di classe con capacità di lettura diverse, per momenti di condivisione di storie bellissime!
Nei libri in simboli le illustrazioni e la storia sono sempre presenti come nelle versioni non in simboli. I simboli sono un’aggiunta che fornisce una chiave di lettura aggiuntiva, arricchendo la lettura!
L’uso dei simboli fa parte di quella che si chiama Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) [1]:
La CAA necessita dell’uso di materiali che vanno da semplici strumenti cartacei come fotografie e simboli fino ad arrivare a strumenti altamente tecnologici come programmi per computer che forniscono una comunicazione scritta o con uscita vocale.
A volte la paura che l’uso della CAA possa rallentare lo sviluppo della comunicazione verbale.
La CAA non sempre serve a sostituire il linguaggio verbale, al contrario, spesso prevede la presenza del linguaggio parlato accompagnata dal simbolo. Lo stimolo orale in entrata viene quindi potenziato visivamente dal simbolo che accompagna (non inibisce) anche l'eventuale produzione verbale in uscita. La CAA quindi non inibisce in alcun modo lo sviluppo eventuale del linguaggio verbale in persone autistiche o con disturbi dello sviluppo ma, al contrario, lo potenzia. [3, 4]
Si tende a pensare che la CAA serva solo alle persone che, per varie ragioni, non si esprimono verbalmente. Ma è così?
Pensa a quando sei in un Paese straniero e non conosci la lingua del posto: vedi il simbolo del bagno e capisci subito cosa significa! Accendi lo smartphone, cosa vedi? Tanti simboli che ti permettono di identificare al volo ogni App. E scommetto che oggi hai usato almeno una volta un emoticon per mettere un like di apprezzamento, oppure per indicare il tuo stato d’animo.
Usiamo i simboli tutti i giorni, senza farci caso, e ci semplificano la vita.
Perché i metodi di comunicazione abbiano successo è fondamentale che siano diffusi: per questo i libri in simboli dovrebbero essere ovunque. In questo modo bambini e bambine che ne hanno bisogno si sentiranno visti ed accolti. E chi non ne ha bisogno? Impara che ci sono molti modi per comunicare e saprà come porsi quando incontrerà qualcuno che comunica in modo diverso. [2]
Per approfondimenti sull'argomento potete consultare le seguenti risorse.
1. Barbosa RTA, de Oliveira ASB, de Lima Antão JYF, Crocetta TB, Guarnieri R, Antunes TPC, Arab C, Massetti T, Bezerra IMP, de Mello Monteiro CB, de Abreu LC. Augmentative and alternative communication in children with Down's syndrome: a systematic review. BMC Pediatr. 2018 May 11;18(1):160 Vai alla pagina↩La inviamo circa una volta al mese e di solito contiene novità (giochi, progetti, iniziative) o estratti di articoli dal nostro blog.
I campi contrassegnati con asterisco sono obbligatoriMi interessa Giocabilità in quanto: